I team di ROMEO sono composti da persone provenienti da tutto il mondo, dai percorsi di vita più disparati. Dedichiamo questo blog a Manaf, il più recente membro del team di prevenzione delle frodi.
Dopo aver lavorato ad Abu Dhabi e aver affrontato la prigionia nel suo paese d’origine, la Siria, ha trovato la strada per l’Europa e si è assicurato un lavoro presso ROMEO, dopo aver intrapreso un viaggio incredibile. Siamo orgogliosi di averlo nel nostro team. Conosci Manaf e ti assicuriamo che la sua storia ti ispirerà. 💙
Ciao, Manaf! Al momento vivi in Francia. Raccontaci un po’ com’è.
Ormai sono nove anni che vivo in Francia. Trascorro circa il 70% del mio tempo lavorando in remoto per ROMEO e il resto del tempo lo trascorro lavorando dall’ufficio di Amsterdam. Sono arrivato in Francia come richiedente asilo e i primi anni sono stati molto duri. Ma ho lavorato sodo, ho imparato il francese, mi sono laureato come programmatore e da lì le cose sono andate meglio.
Attualmente vive a Nantes, in Francia, Manaf trascorre la maggior parte del suo tempo lavorando da remoto per ROMEO, con frequenti visite agli uffici di Amsterdam e Berlino.
È un bel risultato. Puoi parlarci del tuo background?
Certo. Sono originario della Siria, ma ho trascorso un periodo ad Abu Dhabi lavorando nel settore informatico prima di tornare in Siria durante la rivoluzione. Sono stato arrestato durante le proteste e ho trascorso due anni e mezzo in una prigione dove ho subito torture quotidiane. Era pura disperazione. Alla fine sono stato liberato. È stato tutto casuale. A quel punto la mia famiglia non sapeva se fossi vivo o meno. Conosco persone che sono scomparse da molti anni e di cui non so più nulla. Non sono sicuro se li rivedró mai. Quando sono stato liberato, mi sono riunito alla mia famiglia prima di partire per la Francia.
Dopo aver trascorso due anni e mezzo in prigione in Siria, Manaf non era sicuro di quando e se sarebbe uscito. Molte delle persone arrestate durante la rivoluzione sono completamente scomparse e le loro famiglie non sanno ancora dove si trovino.
Parlaci un po’ del tuo lavoro a ROMEO?
In qualità di sviluppatore junior nel settore della prevenzione delle frodi, con il mio team, faccio in modo che gli utenti stiano al sicuro sulla nostra piattaforma, senza spammer o truffatori. Lavoro a stretto contatto con i miei colleghi Michalis e Christian, che sono entrambi fantastici. Michalis mi ha insegnato un sacco di cose e Christian è sempre pronto ad aiutarmi.
Da sinistra a destra: Salman, Marko, Manaf, Michalis, Sven e Christian in ufficio a Berlino
Hai qualche storia interessante del tuo lavoro?
Una volta, durante il mio primo turno di “guardia” nel fine settimana, l’intera piattaforma è andata in tilt. Essendo l’unica persona in servizio, mi sono sentito un po’ in colpa! Ma per fortuna alla fine tutto si è risolto.
Da quanto tempo fai parte della squadra e come ti trovi?
Faccio parte del team già da sette mesi! Una delle cose che apprezzo di più del team ROMEO è il modo in cui tutti ci riuniamo durante la pausa pranzo e portiamo in tavola i nostri caratteri e le nostre personalità uniche. È fantastico far parte di una comunità così eterogenea e inclusiva. Quando ho visitato per la prima volta l’ufficio di Amsterdam, sono rimasto sbalordito dalla splendida vista che si gode dal balcone e ricordo di aver trascorso 30 minuti ad ammirare il paesaggio urbano. Essere nella sede di Amsterdam mi rende incredibilmente felice e sono entusiasta di continuare a lavorare con un team così meraviglioso.
Il paesaggio di Amsterdam al tramonto. L’ufficio ROMEO si affaccia su una spettacolare vista panoramica della città, essendo situato proprio al centro della città.
Cosa vedi nel tuo futuro?
Sinceramente, mi piace tutto di ROMEO in questo momento e non vedo l’ora di continuare a sviluppare le mie competenze qui. Voglio diventare un esperto nel mio campo e rimanere in azienda a lungo termine, come alcuni dei miei colleghi che sono qui da oltre dieci anni.
Prima di termianre, hai qualche storia divertente da condividere?
Come accade a molte persone che provengono dal Medio Oriente, sono rimasto un po’ sorpresa nello scoprire che la maggior parte degli europei non usa il bidet. Mi ci è voluto un po’ per abituarmi, sono rimasto scioccato per circa un anno, ma si può dire che alla fine ci ho preso la mano.
È sicuramente uno shock culturale. 😂 Grazie Manaf per aver condiviso la tua storia con noi! 💞